Come avvicinare bambini e ragazzi alla lettura

Anna VendittoSettembre 25, 2023
Tempo di lettura: 7 minuti
Indice dei contenuti
Primary Item (H2)

Da bambina mi misi in testa di insegnare a mia nonna a leggere e scrivere. Non ci sono riuscita, ma lei da donna straordinaria qual era aveva imparato a scrivere solo le parole che potevano tornarle utili, nascondendo al mondo il fatto che non sapesse in realtà né leggere né scrivere.

Bisogna tener presente che la lettura non è una capacità innata, anzi è impegnativo imparare.

Se da bambini gattoniamo, ci arrampichiamo e ci lanciamo in passeggiate sbilenche in maniera istintiva, non iniziamo a leggere d’emblée se non ci viene insegnato. Se così non fosse, non esisterebbe l’analfabetismo. Quando a scuola iniziamo a farlo, ci concentriamo sullo s-p-e-l-l-i-n-g: il cervello deve decifrare quei segni grafici e associarli prima a un suono e poi a un’immagine, e finisce che ci perdiamo il contenuto.

Insomma, una gran fatica. Prima che arrivi il vero piacere della lettura, passano anni.

Oggi è più dura. La lettura richiede concentrazione, e il mondo ci vuole distratti. E lo siamo tutti, non solo bambini e ragazzi. Anche gli adulti non leggono affatto o leggono poco.

Ci sono i cellulari, i tablet, ma soprattutto i social. Perché sfogliare un oggetto non luminoso e molto spesso privo di immagini? Vedere un bambino o un ragazzo leggere perché l’ha scelto – e non perché la maestra, mamma o papà insistono – è cosa assai rara.

Ma, leggere significa progredire singolarmente come persone e collettivamente come società. Non esiste progresso senza cultura.

“Leggere vuol dire uscire dalla tua visione del mondo ed entrare in un’altra visione del mondo, che è quella che ha raccontato il libro. E se hai tante visioni del mondo, non puoi votare Salvini.”

Umberto Galimberti

Come fare, dunque, per avvicinare i bambini alla lettura?

La lettura da 0-3 anni: perché è importante

Leggere ai bambini fin dalla nascita rafforza la relazione adulto-bambino, sostenendo il suo  sviluppo cognitivo ed emotivo. Un bambino che ha ricevuto letture quotidiane fin dalla tenera età, avrà più immaginazione, acquisirà un vocabolario più ricco e si esprimerà meglio in futuro.

Inoltre, la lettura crea l’abitudine dell’ascolto e accresce la capacità di attenzione, oltre a costituire un momento di scambio affettivo. Per il bimbo non vi è suono più bello della voce di mamma e papà.

Avvicinare i bambini alla lettura in età scolare

Finché i bambini sono molto piccoli è più semplice. Quando iniziano a crescere e a esplorare il mondo che li circonda diventano fonti inesauribili di energia e farli stare fermi più di cinque minuti costituisce un’impresa sia per i genitori che per gli insegnanti.

Ci sono però dei trucchi per coinvolgere i bambini senza imporre loro la lettura. Vediamoli insieme:

  • Creare la giusta atmosfera

Un’atmosfera accogliente e tranquilla predispone i bambini all’ascolto e li aiuta a rimanere concentrati. La tv accesa e la stanza piena di giochi sono fonte di distrazione: troppi stimoli in contemporanea disperdono l’attenzione.

  • Chiamare in causa i bambini

Per far sentire i bambini partecipi, e non spettatori passivi, si può dare un ritmo più avvincente alla lettura modulando il tono di voce, utilizzando i movimenti del corpo e intervallando la lettura con domande repentine.

  • Costruire

I bambini amano il movimento e la manualità, nel senso che scoprono il mondo con le mani. Quante volte da bambini ci hanno detto “Non toccare!”? Magari potreste proporre a vostro figlio o nipote di costruire una casetta o una tenda: un luogo tutto suo dove appartarsi per leggere o farsi leggere una storia.

  • Recitare

La lettura può diventare un momento di gioco e condivisione. Oltre a usare voci diverse per ogni personaggio, perché non coinvolgere il resto della famiglia in una vera e propria recita? Ci si diverte insieme e si sedimentano ricordi.

  • Scegliere i libri giusti

Di storie belle per bambini di ogni età è piena la letteratura. Oltre a evergreen come  Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry,  La fabbrica di cioccolato di Roald Dahl,  Favole al telefono di Gianni Rodari, le avventure del topolino Geronimo Stilton, inventato da Elisabetta Dami, ci sono tantissimi albi illustrati che meritano di essere letti da grandi e piccini. Tra gli editori specializzati troviamo Feltrinelli Kids, Gribaudo, Kite edizioni, TopiPittori, Edizioni Clichy, Babalibri, Emme Edizioni, Becco Giallo ed Edizioni Primavera. Di quest’ultimo, ho amato in particolare: Piccola Macchia di Lionel Le Néouanic (età di lettura 3 anni); Io sono la Vita e Sai chi sono io? (età di lettura 8 anni), entrambi di Elisabeth Helland Larsen, con le meravigliose illustrazioni di Marine Schneider.

Da non escludere i libri personalizzati per bambini: ritrovare il proprio nome in copertina o riconoscersi nell’aspetto e nel carattere di un personaggio può essere un ottimo gancio per la lettura. Esistono editori specializzati in libri personalizzati. In alternativa si possono individuare libri con personaggi somiglianti ai vostri bimbi.

Qualche anno fa, in fiera Più libri Più liberi, un libro per bambini attirò la mia attenzione mentre passeggiavo tra gli stand. Il titolo è Avete visto Anna?, mentre la quarta di copertina recita così: “Voi conoscete Anna? Può sembrare una bambina come tutte le altre ma, proprio come tutte le altre, è unica e speciale. È soffice e morbida, ma anche ruvida e pungente. È molto, molto grande, ma a volte può entrare in una scatola. Non c’è niente da fare: come lei, c’è soltanto lei. Ci aiutate a cercarla?”.

Se ha funzionato sulla me adulta, sono sicura che avrebbe catturato l’attenzione anche della me bambina.

  • Lasciare i libri in più angoli di casa alla portata dei bambini

Lasciare i libri alla portata dei bambini dà loro la possibilità di prenderli autonomamente senza attendere che siano gli adulti a scegliere.

  • Portare i bambini in librerie e biblioteche

Qualche visita in libreria o in biblioteca stimola l’interesse verso i libri sin da piccoli e crea una sana abitudine.

  • Dare la possibilità di leggere dappertutto

    I libri sono degli ottimi compagni ovunque ci si trovi: in casa, al mare, in giardino, in treno o in aereo, al ristorante o in qualsiasi altro luogo in cui c’è da attendere.

Anche nell’epoca degli smartphone e dei videogame, è possibile appassionare i bambini al mondo dei libri, senza demonizzare le tecnologie da cui sono particolarmente attratti.

Una cosa può non escludere l’altra. Mentre il bambino gioca alla Play invece di ammonirlo o sminuirlo di continuo perché non molla quell’aggeggio (in fondo chi l’ha comprato e l’ha messo a sua disposizione?), un’alternativa potrebbe essere condividere quel momento, chiedergli che cosa prova, perché gli piace, non lasciarlo da solo. I bambini hanno bisogno di sentirsi guardati, visti, amati. Attraverso l’amore, le parole dell’adulto di riferimento diventano importanti.

Non è forse così anche per noi adulti? Quante cose facciamo per essere guardati? Tutti abbiamo bisogno di essere visti. Viviamo se qualcuno ci guarda.

Come invogliare i ragazzi a leggere

Aver fatto il massimo per trasmettere il valore della lettura durante l’infanzia non ci garantisce che quei bambini da adolescenti ameranno leggere. Ma vale sempre la pena provarci.

L’adolescenza rappresenta un passaggio importante dall’infanzia all’età adulta, è una fase di stravolgimenti, conflitti e crescita personale in cui ci si può anche allontanare dai libri. In fondo ci sono già i professori ad assegnare la lettura di pagine, pagine e pagine. Perché leggere dovrebbe essere un piacere?

Ecco alcuni suggerimenti pratici per far appassionare i ragazzi alla lettura:

  • Riconoscere le loro passioni e spingerli ad approfondirle
  • Vedere insieme serie tv o film tratti dai libri
  • Partire dall’ascolto di podcast o audiolibri su argomenti che tocchino le loro corde
  • Partecipare a eventi in librerie, ad esempio firmacopie dei loro idoli (chi non ne ha avuti in adolescenza!).

Quando proponiamo dei libri ai ragazzi che non sono lettori forti, è preferibile scegliere  racconti che catturino l’interesse con temi attuali e a cui i ragazzi si sentono più vicini. La letteratura per ragazzi – tra gialli e romanzi di avventura – è davvero ricca.

Questo non significa che i classici debbano essere snobbati o disdegnati. Ma, il primo passo è quello di avvincere il giovane lettore e fargli scoprire il piacere della lettura.

D’altronde, come diceva Calvino:

“I classici sono libri che quanto più si crede di conoscerli per sentito dire, tanto più quando si leggono davvero si trovano nuovi, inaspettati, inediti. Naturalmente questo avviene quando un classico «funziona» come tale, cioè stabilisce un rapporto personale con chi lo legge. Se la scintilla non scocca, niente da fare: non si leggono i classici per dovere o per rispetto, ma solo per amore. Tranne che a scuola: la scuola deve farti conoscere bene o male un certo numero di classici tra i quali (o in riferimento ai quali) tu potrai in seguito riconoscere i «tuoi» classici.”

Foto: Yaroslav Shuraev

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Autore

Sono un editor, correttore di bozze e content writer freelance. Leggo, scrivo, revisiono, scelgo le parole con cura.
magnifiercrossmenu